Crest a Salerno

Dagli antichi elmi ai premi sportivi

I crest di Salerno realizzati dalla Oggettistica Mediterranea, sono solo l’ultima evoluzione di quello che popoli e tempi diversi hanno identificato con questo termine.

I primi crest

Il termine inglese crest trae probabilmente origine dal termine cresta (ovvero l’appendice cutanea che si sviluppa sulla testa dei gallinacei e degli uccelli) e indica il segno distintivo che veniva posto in cima all’elmo. È per questo sinonimo di cimiero e fregio. Il suo scopo originario pare fosse quello di rendere più terrificante e imponente l’aspetto del guerriero.
Il suo uso ha origini antichissime. La tradizione vuole che i primi a porre pennacchi sui loro elmi furono i Cari, popolazione che visse nella Caria, una regione nel sud-ovest dell’attuale Turchia, prima della conquista dei greci di Alessandro Magno. Questo uso potrebbe derivare dall’abitudine ancora più antica di porre sulle teste dei guerrieri le spoglie di animali feroci, al fine di spaventare i nemici e di proteggerne il capo. Del resto, era consuetudine nell’Antico Egitto rappresentare i Faraoni con teste di animali. Un simbolo di imponenza e forza.
Nel corso dei secoli molti altri popoli adottarono l’uso dei crest. Gli antichi romani erano soliti utilizzare crine di cavallo o piume, mentre i vichinghi adornavano i loro elmi con ali e teste di animali.

I crest nel Medioevo

Nell’epoca della cavalleria il crest era il cimiero che sormontava l’elmo dei cavalieri (o la corona di grado, quando c’era), che poteva riprodurre l’impresa del cavaliere, una parte del suo stemma o l’ordine a cui apparteneva. In questo periodo era quindi un simbolo di nobiltà.
Nonostante nell’araldica anglosassone il crest identifichi specificatamente il cimiero, questo termine viene spesso confuso con il “coat of arms”, ovvero lo stemma del cavaliere, che veniva rappresentato sullo stendardo e sullo scudo, di cui spesso il crest riprendeva alcuni elementi.

Il crest in Italia oggi

Riprendendo il concetto medievale di crest, il termine è poi approdato nella terminologia militare italiana per indicare la riproduzione in ottone, bronzo o altro metallo dello stemma araldico di un reparto o un’unità militare.
Lo stemma viene generalmente posto su una targa a forma di scudo che, nella terminologia corrente, prende impropriamente il nome di crest in legno.
Questi crest vengono solitamente donati a personalità di spicco in visita a un reparto o a una nave, al personale che lascia il servizio o ai partecipanti al termine di un corso. Vengono anche scambiati in occasione di incontri o di esercitazioni fra diversi corpi. Non è raro trovarli come decorazioni sulle pareti di uffici o comandi militari.
Inoltre, esiste un vero e proprio mercato di collezionisti di questi oggetti.

Oggi il crest in legno viene usato come premio o attestato di partecipazione anche in ambiti non militari, come gli eventi sportivi, culturali e in manifestazioni varie.
Questo è la destinazione tipica della produzione di crest a Salerno di Oggettistica Mediterranea. Se stai organizzando un evento o desideri realizzare un omaggio personalizzato di sicuro impatto puoi chiamare il numero 089-568283 o scrivere all’indirizzo e-mail contatti@oggettisticamediterranea.it.

Storia del crest